Un’impresa difficile, ma possibile quella di molti che hanno ristrutturato durante la pandemia. Ho voluto raccontare l’esperienza di Claudia Sgalambro, designer d’interni, che ha progettato una casa molto funzionale con un’attenzione alla luce e al colore per una giovane coppia senza figli a Milano in zona Porta Romana. Nonostante le difficoltà operative di poter vedere dal vivo componenti d’arredo e materiali, è riuscita a soddisfare una coppia con gusti diversi e con l’esigenza di avere una lavanderia interna avendo un appartamento senza un balcone adatto a stendere il bucato.
La ristrutturazione riguarda un appartamento di 80 mq ridistribuiti con un grande living e soluzioni di arredo su misura che hanno reso sorprendentemente funzionale un’intera parete del soggiorno.
DESIDERI DEI CLIENTI
“Tra i desiderata dei clienti, la richiesta di una planimetria moderna, con un’ampia zona giorno, caratterizzata da cucina a vista, un grande tavolo per ospitare gli amici (non appena si potrà!) e un comodo angolo TV. I due ragazzi, inoltre, chiedevano la presenza di due camere da letto, di due bagni e di una zona lavanderia, che risolvesse il problema dell’assenza di balconi dove poter stendere il bucato – spiega Claudia Sgalambro, la designer d’interni – Quanto allo stile, la coppia era molto distante. Lui desiderava un appartamento moderno, minimal e monocromatico; lei, invece, una casa elegante e al passo con gli ultimi trend di design, caratterizzata da un gusto decorativo neo classico. Per la committente, infine, era molto importante l’uso del colore. Tra le preoccupazioni di entrambi, il budget limitato per una ristrutturazione integrale (60 k), la difficoltà di ottenere un progetto che coniugasse il gusto di entrambi e l’idea di dare vita ad ambienti troppo piccoli con poco spazio contenitivo”.
OSTACOLI: BUDGET RIDOTTO, METRI QUADRATI DISPONIBILI, REGOLAMENTO EDILIZIO, GUSTI ESTETICI DISTANTI: MINIMAL NEW CLASSIC DIFFICOLTA’ EXTRAPROGETTUALI: COVID
IL PROGETTO
Per poter soddisfare le richieste, è stato fondamentale ridurre al minimo lo spazio sprecato. Solo così è stato possibile progettare tutte le stanze desiderate, in conformità ai requisiti minimi previsti dal Regolamento edilizio della città di Milano.


IL LIVING CON LA LAVANDERIA E LA CUCINA CON L’ISOLA
“Sempre sfruttando i giochi di altezze è stato possibile suddividere idealmente gli spazi all’interno della zona giorno. In particolare, la zona della cucina è stata incorniciata da un passaggio aperto ribassato che non ha implicato l’utilizzo di porte ma al contempo fa pensare di accedere effettivamente in un’altra stanza – spiega Claudia – Inoltre, per creare la sensazione di un vano ingresso, la zona limitrofa alla porta d’entrata è stata ribassata realizzando una nicchia, che a destra nasconde le colonne alte della cucina, a sinistra decora con vani a giorno su misura in stile boiserie, che creano spazio contenitivo“.
zona Living con ribassamenti area cucina Ph Stefano Arco area living e ingresso Ph Stefano Arco area living con ingresso ad arco nel disimpegno stanze Ph Stefano Arco area living con sulla destra la cucina con isola Ph Stefano Arco
Il living accoglie a casa inondando di luce e di relax grazie ai colori, agli arredi e a un pavimento di parquet caldo e naturale. Sempre in questo ambiente si nasconde, in una parete attrezzata, anche la lavanderia: una soluzione creativa e originale sicuramente vincente, riproponibile in altri contesti. Così ci spiega l’idea la progettista.
mobile dell’ingresso su misura con nascosta la lavanderia Ph Stefano Arco interno del mobile con lavanderia e scarpiera Ph Stefano Arco
“L’ampia zona living di oltre 30 mq ha permesso di nascondere anche la lavanderia tanto desiderata dai committenti. Un mobile in legno laccato, progettato da me nei minimi dei dettagli crea uno spazio contenitivo e decora allo stesso tempo. Mi sono ispirata alle regole della simmetria, che muovono l’intero progetto, il mobile prevede quattro ante, due a destra e due a sinistra e uno spazio centrale che funge da libreria. I vani a giorno sono incorniciati da spalle sagomate personalizzate. Le ante di sinistra del mobile ospitano un vano cappotti e un vano ripostiglio, quelle di destra fungono da porta a soffietto per nascondere una vera e propria area lavanderia, al cui interno sono collocate lavatrice, asciugatrice, stendi panni, mensole su misura e perfino una scarpiera estraibile. Alla funzionalità si unisce l’estetica: il mobile in legno laccato è stato realizzato nello stesso colore delle pareti per integrarsi nell’ambiente senza risultare imponente; dei pomelli in ottone brunito dalla forma esagonale e lo zoccolino sagomato alto 10 cm regalano un tocco vintage ed elegante al mobile, richiamando lo stile retrò parigino“.
LA CAMERA DA LETTO
Particolarmente interessante la soluzione per dare all’appartamento anche un bagno riservato alla camera patronale sfruttando la presenza di due punti luce nella stanza aumentandone comfort e valore immobiliare.
camera patronale Ph Stefano Arco doccia del bagno patronale con accesso dalla camera Ph Stefano Arco armadio a specchio nella camera patronale Ph Stefano Arco dettaglio del lavabo della bagno patronale Ph Stefano Arco
“Per quanto riguarda la zona padronale, la camera da letto in origine molto ampia (16 mq.) e dotata di doppia esposizione, è stata ridotta per dare spazio ad un bagno finestrato molto luminoso – illustra Claudia – Un gioco di specchi, creato grazie all’armadio a muro, riflette una carta da parati con disegno floreale personalizzato e dà profondità alla stanza. Gli specchi fanno altrettanto e riflettono la carta da parati avvolgendo completamente la stanza. La stessa profondità è stata creata nei bagni grazie all’impiego di grandi specchi su misura, illuminati da una doppia coppia di applique in vetro. Ogni bagno è dotato di una grande doccia in nicchia e di muretti nella zona lavabo, che consentono di appoggiare profumi, gioielli e prodotti da bagno. Un bagno, dal carattere più maschile, ha pareti in smalto grigie e piastrelle in gres effetto marmo grigio/ marrone. L’altro bagno, progettato nei minimi dettagli per la cliente, ha pareti in smalto lavabile rosa e piastrelle in gres effetto marmo, dalle venature rossastre e rosate“.
bagno ospiti Ph Stefano Arco doccia del bagno ospiti Ph Stefano Arco la padrona di casa seduta in cucina Ph Stefano Arco la designer Claudia Sgalambro Ph Stefano Arco zona salotto del living Ph Stefano Arco
“Per realizzare questo effetto originale è stata fatta una lunga ricerca a livello di materiali, caduta sulla piastrella Cedit, Policroma Breccia, successivamente premiata con il Red Dot Award, prestigioso riconoscimento a livello mondiale assegnato annualmente alle proposte più originali per design e innovazione. Completa il bagno una rubinetteria dal design ricercato con finitura in oro spazzolato”.
La luce naturale è veramente straordinaria in questo appartamento milanese e la sera? Come hai progettato l’illuminazione?
“Particolare attenzione è stata dedicata, alla scelta delle lampade per creare zone di luce soffusa e d’atmosfera realizzate tramite l’impiego di luci a sospensione e applique da parete, alternate ad aree ben illuminate tramite lampadari alla moda in vetro e ottone“.
Problemi più complessi da risolvere oltre alle difficoltà dovute alla pandemia?
“Tra i principali vincoli di progetto ci sono state, paradossalmente, le numerose finestre – spiega Claudia Sgalambro – La quadrupla esposizione ha creato non pochi problemi per la distribuzione degli arredi e per il riposizionamento dei caloriferi. A tal fine sono state create delle nicchie, scavando i muri perimetrali dell’appartamento, all’interno delle quali sono stati collocati dei grandi termo arredi verticali, che coniugano la funzionalità al design“.
PROGETTAZIONE E COVID
“Oltre agli inevitabili ritardi nelle consegne, la scelta degli arredi, nel pieno della pandemia, ha creato non pochi problemi. Visitare negozi di arredamento diventava impossibile e i clienti erano sempre più preoccupati dalla gestione di scelte al buio tramite internet – ci racconta Claudia Sgalambro – Per rassicurare le incertezze su arredi e dettagli è stata necessaria una lunga ricerca sul web e una vasta selezione di complementi di arredo da cui prendere spunto per definire lo stile. Una volta selezionati ho fatto io la selezione finale per dar vita ad un progetto funzionante in termine di materiali e colori. Per accontentare entrambi i clienti ho giocato utilizzando il bianco caldo come colore di base, abbinato ad alcuni colori particolarmente apprezzati dalla committente: diverse sfumature di verde e moderne tonalità rosate. Molti arredi su misura sono stati disegnati accuratamente in 3D per consentire ai clienti di capire meglio il risultato finale“.
Per la progettista info.csinterni@gmail.com.