FILI MERIDIANI una rete per la Calabria

La pandemia ha costretto molti giovani italiani studenti o lavoratori all’estero a tornare nelle proprie terre. In pieno lock down, alcuni giovani professionisti che si sono ritrovati in Calabria a ripensare a nuovi scenari e prospettive future hanno deciso di restare nella loro Terra e ripensare al suo rilancio fondando un’associazione Fili Meridiani con il fine di offrire supporto e visibilità a tutto il meglio del made in Calabria. A voi una delle nuove storie di impegno sociale e rilancio economico di aree d’interesse paesaggistico, storico e turistico della nostra Italia.

Dalla Calabria, da Carfizzi, per l’esattezza, in provincia di Crotone, sono andata a studiare a Cambridge – racconta Ursula Basta, tra i fondatori di Fili Meridiani -. Lavoravo come architetto, ma, al tempo stesso, mi sono specializzata in comunicazione e marketing. Con la diffusione del Covid sono tornata in Italia, al mio paese ed ho sentito l’urgenza di costruire qualcosa qui, nella mia terra. Così ho conosciuto altri giovani come me che avevano lo stesso desiderio di ripensare a questa Regione e di valorizzarla. Ora siamo uno staff organizzato che offre, a imprenditori, aziende, creativi, ma anche ad associazioni e amministratori, la possibilità di aprire un tavolo di confronto e una vetrina di visibilità là dove prima c’era poco“.

La Calabria è una delle regioni più in difficoltà nel panorama italiano, ha problemi gestionali, economici, demografici e soprattutto di collegamenti con una forte soppressione di treni e aerei in particolare al servizio della costa orientale della regione.

Durante il 2020 di Calabria si è parlato tanto per le difficoltà gestionali in ambito sanitario e politico, per la scelta tanto discussa dell’investimento per un video diretto da Muccino che doveva rilanciare l’immagine della Regione, per l’improvvisa morte del presidente della Regione Santelli e via così.

Reti Meridiani è nata in questo clima ed è diventata così un’urgenza. A luglio del 2020 ha iniziato a svolgere i primi servizi per offrire alla Regione un posto in prima fila nella salvaguardia dei beni paesaggistici, dei suoi prodotti, dell’attenzione verso lo sviluppo sostenibile, nelle grandi opportunità offerte per un turismo di qualità.

Oggi serve una nuova scienza del capire e fare città, che parli dell’urbano come esperienza vissuta dai suoi abitanti, diceva Franco La Cecla – ricorda Ursula Basta – Qualche mese fa, in un’intervista molto bella e ispirata a la RepubblicaStefano Boeri diceva che “il futuro è nei borghi”, riaccendendo su una scala più grande un dibattito sempre vivo in chi da sempre nei borghi ci vive e combatte per restarci, per scelta e per storia personale; ma anche in chi nei borghi vorrebbe tornarvi. Pensare ad attuare un ritorno in queste realtà vorrebbe dire rimettere in circolo un’economia che potrebbe dare una risposta non solo alla crisi della pandemia che stiamo affrontando, ma anche a una crisi climatica e più in generale sociale dovuta alle scelte di un’urbanistica che – per riprendere ancora La Cecla, “non è riuscita a costruirsi come una disciplina di osservazione, di ascolto e di interpretazione delle realtà urbane”.

Sul loro canale YouTube Fili Meridiani potrete così scoprire La Sila, le grotte rupestri di Verzino, i Diapiri di sale di Zinga, e il borgo di Sellia dove sulla rivista The Guardian nel 2015 si scriveva che era il borgo dove era proibito morire e dove fanno volontariato un gruppo di medici di Atlanta ed è uno dei borghi con il più alto numero di Musei in Europa (1 museo ogni 60 abitanti) e pensare che ce ne sono solo 500! Ma anche un video che racconta dei borghi di lingua arbëreshe (albanese) la cui rete è candidata a bene immateriale dell’Unesco attraverso un progetto seguito dall’Università della Calabria.

Ma anche alcuni esempi e consigli di agricoltura o imprese sostenibili, ma anche Borgo Slow.

Un allevamento del maiale nero d’Aspromonte, che non ha nulla a che vedere con gli allevamenti intensivi….

Le Castella (Kr), ph Ettore Bonanno , 2020
I calanchi, ph Ettore Bonanno, 2020

Per questa estate 2021 sono in programma i primi percorsi turistici ed eventi organizzati da Fili Meridiani. Per contatti e approfondimenti

filimeridiani@gmail.com o visitate il sito.

Sulla Calabria sono poche anche le guide turistiche disponibili vi consigliamo questa a cura del Touring Club

Tanti i prodotti tipici della regione ormai noti come la liquirizia Amarelli, il vino Cirò, gli insaccati come la ‘nduja, il capocollo, la provola Silana, la patata silana, il bergamotto, la sardella (cosiddetto caviale dei poveri), il tonno Callipo, i funghi porcini silani.

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giornalista professionista, psicologa, curatrice d'arte, scrittrice

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